Progetto di restauro conservativo ed espositivo del relitto di FIAT G.50

Il presente progetto si riferisce al materiale aeronautico rinvenuto presso azienda di privato. Da una prima sommaria analisi il lotto di materiale si compone di:
-Sezione centrale del longherone alare
-Coppia di semicarrelli, entrambidotatidi pneumatico
-Parti delle scatole porta munizioni
-Maglioni per mitragliatrici-Bossolimitragliatrici
-Meccanismo di sincronizzazione-Bombola ossigeno(identificazione incerta)
-Tubazioni-Lamiere e componenti metalliche non identificabilial momento
-Carrucola guida cavo comando

A cui si potrebbe aggiungere:
-Motore FIAT A.74-Semiala destra e ruotino di coda
-Alettone sinistro e tettuccio

Altri componenti noti sono oggetto di trattive in corso; in caso di accordo, la lista verrà conseguentemente aggiornata.

CONSIDERAZIONI SUL VALORE STORICO-TECNOLOGICO DEL RELITTO

Considerando il luogo del ritrovamento, appare estremamente probabile che il relitto rinvenuto sia il velivolo FIAT G.50 del Tenente M. Roncali, appartenente al 20°Gruppo CT schierato col CAI in Belgio nel 1940-1941.

Il velivolo risulta andato perduto in data 13 febbraio 1941 per cause incerte; il pilota risulta deceduto al momento dell’impatto.

Il valore storico-tecnologico del relitto è sicuramente elevato. Al momento del FIAT G.50 risultano sopravvissuti solo un esemplare completo e due semiali. Solo una semiala è al momento esposta al pubblico. La storia specifica di questo esemplare è rilevantissima: non risultano infatti esposizioni o aree museali dedicate alle operazioni condotte dal CAI in Belgio.

La provenienza da un crash site permette inoltre la ragionevole identificazione dell’esemplare e la ricostruzione della sua storia. Dal punto di vista tecnologico, l’analisi degli oggetti rappresenta un’occasione unica per acquisire una messe di informazioni sulle tecniche e tecnologie costruttive FIAT, in particolare integrando le verifiche sugli oggetti allo studio della documentazione originale esistente.

PROGETTO

Il lotto si presenta come una collezione eterogenea e parzialmente discontinua di componenti del velivoloG.50. Il fatto che sitratti di un recupero da crash site e le pessime condizioni di preservazione, comporta che gli artefatti siano pesantemente danneggiati e presentino evidenti segni di corrosione.In particolare la carrucola (fig.1e sua possibile identificazione in fig.2), presenta estesi e quasi sicuramente irrimediabili problemi di corrosione.

fig. 1
Fig. 2 Possibile identificazione puleggia no 340/349

Lo pneumatico del semicarrello (fig.3) presenta pesanti danneggiamenti; al momento risulta impossibile determinare quali di questi danni siano dovuti ad impatto e quali siano invece dovuti all’azione del tempo.

Fig. 3 Semicarrello e pneumatico

In base a quanto esposto si ritiene opportuno limitare l’intervento di restauro ad operazioni di pulizia e stabilizzazione (ove possibile) degli artefatti. Questa impostazione permetterebbe di garantirne la conservazione dei beni per il futuro, preservandone l’elevato valore storico fornito dai danni dovuti all’incidente.

Per quanto concerne l’esposizione al pubblico, si deve considerare la scarsa “leggibilità” degli artefatti per un pubblico mediamente esperto. Per ovviare a tale problema si ritiene necessario realizzare un mock-up in accordo all’approccio S4MART1 sviluppato da ASF, della sezione centrale di fusoliera. In esso verranno installati i componenti originali. (Fig. 4,5,6).

Tale soluzione permetterebbe di porre agevolmente nel corretto contesto spaziale i vari componenti del velivolo. La contestualizzazione storica e tecnologica sarebbe invece demandata ad apposite infografiche da realizzarsi su diversi livelli di approfondimento, in accordo alle linee guida di Archivio Storico Federighi.

L’approccio selezionato renderebbe inoltre possibile integrare ulteriori componenti originali. Attualmente ASF sta trattando con strutture pubbliche e privati l’integrazione dei componenti presenti nelle Fig. 7, 8, 9 e 10.

RENDER PROGETTO

IMMAGINI STORICHE G.50 (Archivio Storico Federighi)

“CHIAMATA ALLE ARMI”

In tanti si sono fatti avanti per sostenere il progetto di restauro. Qui trovate la lista, in continuo aggiornamento

Sostenitori del progetto “Gigetto”

Se volete contribuire al progetto condividendo idee, spunti, materiale, fotografie o semplicemente con suggerimenti o richieste di informazioni potete mandare una mail a: info@archiviostoricofederighi.it oppure compilare il form qui sotto.

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